Chirurgia toracica video-assistita, metodica mininvasiva


La tecnica VATS ( Chirurgia Toracica Video-Assistita ) è un metodo di chirurgia mininvasiva dai vantaggi riconosciuti, che da diversi anni sta sostituendo quella tradizionale ( open ) in moltissime indicazioni chirurgiche.

In Italia, la VATS è praticata in un numero molto limitato di Centri, gli unici ad avere chirurghi specificatamente formati.

La lobectomia per il trattamento del carcinoma polmonare con tecnica VATS, rispetto alla toracotomia tradizionale, prevede l’utilizzo di strumenti toracoscopici dedicati, inseriti attraverso 2 - 4 incisioni di accesso di piccole dimensioni.
Si tratta di una tecnica mininvasiva messa a punto per la prima volta in Italia agli inizi degli anni ’90 da Giancarlo Roviaro, oggi direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Generale dell’Università di Milano.
La tecnica non ebbe, in quegli anni, grande diffusione in Italia; al contrario dal 2000 la VATS incontrò un grande successo all’estero, in particolar modo negli Stati Uniti, dove venne ampiamente sviluppata, per ritornare, poi, in Italia negli ultimi anni.

Per il trattamento del carcinoma polmonare, una malattia per la quale in Italia muoiono oltre 27.000 persone ogni anno, la VATS presenta numerosi vantaggi: riduzione del trauma, del sanguinamento, del dolore, tempi di ospedalizzazione più rapidi, così come quelli di recupero per il paziente.
Se questi benefici sono universalmente riconosciuti nella chirurgia addominale, ginecologica, cardiochirurgica, otorinolaringoiatrica, non lo sono altrettanto per quella toracica polmonare.
Eppure esistono diversi studi riportati dalla letteratura internazionale che li evidenziano chiaramente, soprattutto per alcune categorie di pazienti come gli anziani, con funzionalità respiratoria compromessa.

I principali vantaggi della chirurgia toracica video-assistita per le patologie oncologiche polmonari, rispetto alla tecnica tradizionale riguardano principalmente un minor tasso di complicazioni, dovuto al minore trauma, e a un miglioramento della sopravvivenza a 5 anni: percentuali di sopravvivenza pari al 79% per il gruppo trattato con VATS rispetto al 75% trattato con toracotomia.
I pazienti che possono trarre maggiore vantaggio sono in particolare quelli anziani con significative comorbidità.

Un altro fronte di ricerca di grande interesse riguarda la possibilità che i pazienti sottoposti a una lobectomia in VATS, possano avere una migliore tolleranza verso la chemioterapia dopo l’intervento chirurgico. ( Xagena_2012 )

Fonte: Humanitas, 2012

Xagena_Medicina_2012