Stampa 3D e tumore benigno della base cranica: intervento innovativo al Meyer di Firenze


Tra i molti impieghi della stampa 3D in ambito chirurgico, ce n’è uno molto importante: la possibilità di ridurre in modo decisivo l’invasività di un intervento per rimuovere una massa tumorale.

La metodica è stata applicata all’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Un tumore benigno della base cranica, che aveva compromesso la funzionalità del nervo ottico di una ragazza di sedici anni, è stato rimosso senza provocare danni al cervello della paziente. Questo grazie a un lavoro preparatorio su un modello realizzato con la stampa tridimensionale.

Il gruppo di Neurochirurgia pediatrica è riuscito a individuare un percorso alternativo per il bisturi, che ha permesso loro di raggiungere la massa in modo molto meno invasivo rispetto a quanto avveniva in passato.

Per ottenere questo risultato è stato necessario un lungo e meticoloso lavoro di pianificazione, che, oltre ai neurochirurghi ha coinvolto alcuni ingegneri di T3DDY, il laboratorio congiunto istituito dal Meyer con il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze.

Il primo passo, mediante la stampante 3D, è consistito nella realizzazione di un modello a grandezza naturale del cranio della giovane paziente.
Grazie alle immagini ottenute dalla risonanza magnetica e dalla tac, i neurochirurghi e gli ingegneri sono riusciti a riprodurre, all’interno di questo modello, la massa tumorale e il nervo ottico con la stessa forma e dimensione che questi avevano in realtà.
Poi è stato effettuato un intervento simulato, che ha permesso di individuare il percorso più soft. Percorso che poi si è rivelato esatto nel momento in cui l’intervento è stato effettuato davvero, con successo.

Da tempo, ormai, la stampa 3D è entrata nella pratica clinica del Meyer, trovando numerosi ambiti di applicazione. ( Xagena_2018 )

Fonte: Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, 2018

Xagena_Medicina_2018